L’attuale stato di crisi istituzionale e il senso di insicurezza che sembrano pervadere i nostro Paese chiamano sempre più spesso in causa la ricerca della legalità.
Ma quando in nome di un distorto principio di legalità si agisce ai danni dei più deboli fino alla mancata tutela dei diritti della persona umana, allora è il senso più alto della giustizia ad essere offeso.
La proposta del ministro Maroni di schedare i bambini di etnia rom attraverso le impronte digitali è aberrante e ingiusta perchè viola i diritti della persona umana, perchè discrimina e si accanisce su una etnia in particolare, perchè riguarda i bambini. Bambini nella grande maggioranza dei casi nati in Italia e spesso vittime di violenza, mai carnefici.
Nasce il sospetto che nel nostro Paese anziché dotarsi di strumenti efficaci per la lotta contro la criminalità ci si concentri in demagogiche e pericolose uscite ad effetto. Da mesi non si fa altro che parlare di rom facendo leva sul senso di paura e di fastidio che molti cittadini avvertono nelle nostre città, ma non è così che saremo in grado di risolvere il
problema.
La Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia è stata ratificata dall’Italia con la legge n° 176 del 27 maggio 1991 e fa bene l’Unicef a ricordare al ministro Maroni che non si difendono i bambini violandone i diritti sanciti dalla Convenzione. Il monito di Monsignor Nozza, direttore della Caritas, è un richiamo al senso di civiltà: “i bambini vanno difesi e accuditi e non trattati da criminali” come intende fare il ministro Maroni con l’umiliante trattamento delle impronte digitali. Anche la Commissione Europea ha espresso il suo dissenso e invita l’Italia a non procedere in questa direzione che viola le norme comunitarie in materia.
Ma prima ancora dei moniti delle istituzioni europee e delle organizzazioni credo che ognuno di noi possa, in coscienza, comprendere come non sia ammissibile che un bambino, di qualsiasi razza, provenienza, colore e religione sia trattato come un possibile criminale. La ferita che gli sarebbe provocata è di quelle che nessuna legge al mondo potrà più
cancellare perchè farà di lui un diverso e un isolato, una persona indesiderata, un nemico prima che un simile.
La destra ci accusa di buonismo, di negare le assonanze tra presenza di campi rom e aumento della criminalità, ma sono accuse che tendono a mettere a tacere il buonsenso e la coscienza civile dei cittadini, anche di quelli di destra, davanti a scelte e proposte che gettano una luce sinistra su tutti gli italiani. La sicurezza nelle nostre città non sarà migliore dopo che avremo umiliato i bambini rom, dopo che la nostra coscienza di nazione civile e democratica avrà subito un così duro colpo. Sono certa che gli italiani non intendano rivivere le pagine più inquietanti della storia, purtroppo anche della storia del nostro Paese.